La tragedia nella notte nei pressi di una cascina a Quargnento. Non si tratterebbe però di un incidente, ma di un attentato. A confermarlo è il sindacato dei vigili del fuoco. Quattro esplosioni hanno tolto la vita a tre pompieri, ferendone altrettanti, oltre ad un carabinieri. I corpi sbalzati a 300 metri di distanza, rinvenuti nudi dai loro stessi colleghi. Sul posto trovate bombole di gas con tanto di innesco. Fermata una persona.
Non un incidente, ma un attentato. Le esplosioni di Quargnento, in provincia di Alessandria, dove tre vigili del fuoco hanno perso la vita mentre stavano tentando di spegnere un incendio divampato in un cascinale disabitato, non sarebbe state accidentali. A confermarcelo è il sindacato dei vigili del fuoco. È stata un‘esplosione “voluta e deliberatamente determinata” ha poi detto il procuratore di Alessandria, Enrico Cieri. Una persona sarebbe già stata fermata.
Sul posto sono state trovati degli inneschi sulle bombole del gas saltate in aria e un timer impostato sull’1 e 30 per comandare a distanza le esplosioni. Pare che ancora prima delle esplosioni, una chiamata ai vigili del fuoco avrebbe segnalato “un incendio che in realtà non c’era”, ci spiega la fonte. La prima deflagrazione intorno a mezzanotte. Verso l’una e un quarto il secondo scoppio, molto più forte che ha fatto crollare una casa attigua. Quindi le altre due esplosioni. “Le bombole erano messe vicine con l’obiettivo di far esplodere la palazzina” dice ancora la fonte, che cita il capo del Corpo dei VVFF. Dentro c’erano i vigili che stavano facendo il sopralluogo.
Alcuni sono stati sbalzati ad oltre 300 metri di distanza, rinvenuti nudi dai loro stessi colleghi. Tra loro ci sono Marco Triches e Antonio Candido. Il corpo di Matteo Gastaldo sarà ritrovato tra le macerie solo all’alba. Uno degli abitanti racconta: “C’è stata una piccola esplosione prima di mezzanotte. Ma non ci avevo fatto troppo caso. Poi ho sentito arrivare vigili del fuoco. Poco dopo la mezza un botto molto più forte, che ci ha svegliati”. La violenza dell’esplosione ha ferito anche il caposquadra dei Vigili del fuoco Giuliano Dodero, il vigile Luca Trombetta e il carabiniere Roberto Borlengo. Sul fatto stanno indagando i carabinieri di Alessandria guidati dal colonnello Michele Lorusso. All’interno dell’edificio è stata poi trovata una bombola non esplosa con il timer da disinnescare, tanto da richiedere l’intervento degli artefici.
«Abbiamo sentito un forte boato, poi le grida di aiuto». È il racconto di una residente della zona di Quargnento, nell’Alessandrino, in cui una esplosione ha fatto crollare una cascina disabitata. «Sentivamo chiamare disperatamente. È stato terribile», aggiunge la donna, il volto segnato dalla notte insonne per la tragedia.
«Profondo cordoglio e vicinanza» alle famiglie dei tre pompieri morti vengono espressi dal Capo Dipartimento dei Vigili del fuoco Salvatore Mulas e dal Capo del Corpo Fabio Dattilo, che in una nota parlano di «vittime del dovere». Mulas e Dattilo manifestano anche «vicinanza a tutti i colleghi, in particolare quelli di Alessandria, in questo momento tragico per il Corpo».
Un Amen per questi angeli e le loro famiglie.