«Michael Schumacher a Parigi per una cura top secret»: le rivelazioni di Le Parisien
L’ex pilota trasportato all’ospedale europeo Georges Pompidou: accolto dal primario di Terapia cellulare che si occupa anche di riprogrammazione di staminali.
Un segreto mantenuto fino all’ultimo istante: Corinna Schumacher, moglie del grande campione di Formula Uno, domenica era a Monza e non ha parlato neanche agli amici più stretti di novità per Schumi. E martedì il figlio Mick Schumacher è atteso a Chartres dove verrà celebrato il funerale del collega di Formula Due Anthoine Hubert, morto il 31 agosto a Spa. Ma più fonti confermano la notizia diffusa lunedì sera dal Parisien: Michael Schumacher è ricoverato all’ospedale Georges-Pompidou, dove oggi e domani si sottoporrà alle cure del professor Philippe Menasché, grande cardiologo specialista delle terapie con cellule staminali.
Le condizioni di Michael Schumacher, 50 anni, restano avvolte nel mistero dopo che il 29 dicembre 2013 è caduto sciando a Méribel. Dal settembre 2014 l’ex pilota della Ferrari sette volte campione del mondo vive nella sua residenza di Gland, sulle sponde del lago Lemano, in Svizzera. La moglie Corinna ha finora rifiutato proposte di cure sperimentali che le sono arrivate da tutto il mondo.
Poco dopo le 15 di ieri un’ambulanza targata Ginevra è arrivata all’ospedale europeo Georges-Pompidou di Parigi. Alle 15h40 la barella che trasportava Schumacher è arrivata in corsia, al primo piano, avvolta in un telo blu che copriva interamente il paziente. Una decina di persone, tra loro alcuni uomini della sicurezza con auricolari, circondavano Schumacher e il gruppo è stato guidato dal professor Menasché verso la camera riservata per il campione.
Menasché, chirurgo e cardiologo, fa parte anche del consiglio di amministrazione dell’Istituto del cervello e del midollo spinale ospitato dall’ospedale Pitié-Salpêtrière di Parigi, assieme al professor Gérard Saillant che segue da tempo le lesioni cerebrali di Schumacher e che è stato visto lunedì nei corridori del Pompidou.
Il professor Menasché è noto per le ricerche nella terapia dell’insufficienza cardiaca tramite staminali, e non si sa quale sia la natura esatta delle cure che somministrerà a Schumacher. Secondo il Parisien il campione potrebbe ricevere per via endovenosa cellule staminali per ottenere «un’azione anti-infiammatoria sistemica», ovvero in tutto l’organismo.
Schumacher sarebbe stato curato al Pompidou già due volte nella primavera scorsa, arrivando in elicottero dalla Svizzera, sempre in condizioni di riservatezza pressoché totali.
Oltre ai famigliari e ai medici, l’unico a conoscere realmente le condizioni di salute di Michael Schumacher è il suo ex direttore sportivo alla Ferrari, Jean Todt, oggi presidente della Federazione internazionale dell’automobile. «Continua a lottare», ha detto di lui nel giugno scorso. «Sono sempre molto prudente su questo argomento, ma è vero che guardiamo dei Gran Premi di Formula Uno, quando vado a trovarlo a casa in Svizzera».
A dicembre uscirà il documentario «Schumacher», realizzato da Michael Wech e Hanns-Bruno Kammertöns «con il totale sostegno della famiglia».