NUOVO CODICE DELLA STRADA … TUTTE LE NOVITA’ IN ARRIVO.
Casco in bici fino a 12 anni, “strade scolastiche”, più rispetto per i ciclisti: tutte le novità una per una…
Il “nuovo” Codice della Strada (quello attuale sarebbe già “nuovo” visto che fino ad oggi è stato rimaneggiato nell’oltre il 70 per cento dei suoi articoli…) ha iniziato l’iter legislativo perché il disegno di legge di modifica del Codice della Strada appena approvato in prima lettura in commissione Trasporti alla Camera. Il DDL ora dovrà passare in Aula e poi al Senato. Quindi a fine anno tutte queste novità saranno operative.
Tante le modifiche in arrivo anche se in tema di sicurezza non si può certo dimenticare il pasticcio appena combinato con il sistema anti-abbandono sui seggiolini, slittato in autunno.
Partiamo da quelle più importanti, legate ai controlli con telecamere, tipo Telelaser, per tutte le infrazioni e il via libera a Hoverboard, segway, monopattini e monowheel. Senza dimenticare il via libera alla circolazione sulle autostrade anche di moto e scooter di cilindrata sotto gli attuali 150 cc, ma chi li guida deve essere maggiorenne. E a quelle elettriche.
La circolazione sulle autostrade e strade extraurbane viene infatti vietata a velocipedi, ciclomotori, motocicli di cilindrata inferiore “a 120 cc se a motore termico e di potenza fino a 11 kW se a motore elettrico”: “la circolazione è comunque consentita solo a soggetti maggiorenni, muniti di patente A, B o di categoria superiore o muniti da almeno due anni di patente A1 o A2”.
Altra importante novità è quella del lancio di un nuovo tipo di strada che si aggiunge alla classificazione esistente: quella di ‘strada scolastica’ per le strade in prossimità di edifici ad uso scolastico. L’idea è quella di “consentire la sosta, il movimento e le manovre connesse” alle scuole. Su queste strade i comuni provvederanno a “stabilire limitazioni alla circolazione almeno negli orari di attività didattica e di ingresso e uscita degli alunni”, adottando almeno una di queste misure: fissare un limite massimo di 30 km/h o inferiore; delimitare zone a traffico limitato.
Più sicurezza poi per i piccoli: si avvicina il casco per i bambini in bicicletta fino a 12 anni, ma anche il raddoppio delle sanzioni per chi occupa un parcheggio dei disabili senza averne facoltà e l’inasprimento delle multe per chi non rispetta i segnali di stop ai passaggi a livello. Senza contare una zona avanzata di sosta in prossimità dei semafori per le bici e l’obbligo del rispetto di distanza laterale dalle bici in fase di sorpasso.
Fra le norme invece bocciate i 150 in autostrada, il divieto di fumo in auto, mentre la possibilità di andare in bici contromano e di inserire uno spazio ad hoc per i ciclisti davanti agli stop o ai semafori verrà valutata dalle amministrazioni comunali. Si lascia quindi ampia discrezionalità ai sindaci, invitandoli però ad inserire maggiori tutele per i ciclisti.
“L’ASAPS, associazione amici polizia stradal, esprime grande soddisfazione – spiega il presidente Giordano Biserni – perché pare non sia prevista nella riforma l’elevazione del limite a 150 km/h nella autostrade a 3 corsie, per il quale ci siamo battuti con determinazione e argomenti. Saremmo anche l’unico Paese al mondo che eleva i limiti di velocità. Ma siamo assolutamente convinti che le utili misure approvate in Commissione senza un adeguamento e potenziamento delle pattuglie sulle strade non porteranno a risultati particolarmente positivi. Chi contesterà il mancato uso del casco, delle cinture, l’uso del cellulare alla guida, il rispetto dei tempi di guida e riposo dei camionisti, e gli stati di ebbrezza senza una incremento degli agenti sulle strade dotati del numero necessario di etilometri?”