CHE AUTO CIRCOLERANNO TRA 10 ANNI?

CHE AUTO CIRCOLERANNO TRA 10 ANNI ??
Che la coscienza ambientalista a livello collettivo sia cresciuta molto negli ultimi anni è piuttosto evidente. E i Fridays for Future, che stanno coinvolgendo migliaia di giovani in tutto il mondo, sono soltanto l’ultima prova di una sensibilità molto diffusa su temi come il riscaldamento globale, il cambiamento climatico e l’inquinamento atmosferico. Eppure, se da un lato tutto questo è vero, dall’altro l’uso delle automobili, nell’immaginario pubblico uno dei tanti imputati, più o meno reali, al banco dei colpevoli per l’emissione di sostanze nocive nell’aria, continuerà ad essere una priorità anche nel prossimo futuro. Con conseguenze possibilmente benefiche per il fatturato del settore post-vendita automobilistico. Almeno è quanto emerge dagli ultimi dati forniti da GiPA, multinazionale leader di mercato nel post vendita automobilistico, con un’esperienza ultratrentennale nell’industria automotive e nelle analisi statistiche e di marketing. Che li ha mostrati all’Hotel Gallia di Milano, in occasione dell’assegnazione del “Trofeo della Stampa 2019”. Premio da consegnare nel corso di Autopromotec, la rassegna internazionale biennale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico in programma a Bologna dal 22 al 26 maggio 2019. I dati attestano che il 90 per cento degli automobilisti pensa che fra 5 anni le quattro ruote saranno più o tanto importanti rispetto ad oggi. Percentuale che scende solo al 76 per cento se la proiezione si sposta a 20 anni. Inoltre gli automobilisti mostrano poca voglia di cambiare le proprie scelte in tema di automobili. Per cui nelle intenzioni di acquisto future confermano nella maggior parte dei casi, come alimentazione, la benzina e il diesel. Che, fra 10 anni, dovrebbero avere un impatto dell’84 per cento sul parco circolante. Lasciando le briciole all’elettrico e all’ibrido.
MOTORIZZAZIONI
Squadra vincente non si cambia, è un famoso modo di dire. E può valere anche per l’acquisto dell’auto nuova. Le analisi condotte da GiPA, che effettua più di 200 studi ad hoc ogni anno con oltre 100mila interviste face-to-face, infatti, dicono che nel 2018 il 78 per cento degli automobilisti già in possesso di auto diesel, che in Italia ha ancora un peso forte e stabile, vuole riacquistare una vettura con questo tipo di alimentazione. Percentuali più basse, ma comunque significative nella stessa direzione, anche per chi attualmente ha scelto la benzina, l’ibrido o l’elettrico. “Sembra esserci, in ogni caso, una forte correlazione tra la motorizzazione dell’auto attualmente posseduta e le intenzioni di acquisto – spiega Aguettaz – l’impatto sul circolante al 2028 è piuttosto sorprendente: 47,9% benzina, 36,1% diesel, 11,4% ibrido, 4,6% elettrico”.

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